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Dottore, ho proprio bisogno di una mammografia?

Le statistiche sono allarmanti, poiché indicano che l’incidenza dei tumori del seno é in continuo aumento. Stime recenti indicano che i tumori del seno colpiscono 1 donna su 9 e che negli Stati Uniti nel 1990 si sono verificati 150.000 nuovi casi di tumori del seno, contro 142.000 del 1989.11 numero di decessi causati da tumori del seno sarebbe salito da 43.000 a 44.000. La realtà italiana invece parla di 25.000 nuovi casi e di circa 12.000 morti l’anno.

La vera tragedia é che molte di queste morti possono essere evitate con l’esecuzione abituale dell’autoesame del seno, con le visite senologiche di routine e soprattutto con la mammografia.

Quando i tumori del seno sono scoperti in fase precoce, prima che diventino invasivi, il 97% delle donne sopravvive nei 5 anni successivi.

Se la scoperta avviene in una fase più avanzata, le possibilità di trattamento e di sopravvivenza diminuiscono drasticamente. Numerosi studi hanno dimostrato che la mammografia consente di scoprire i tumori del seno negli stadi il più possibile precoci. Purtroppo, questa tecnica é ancora relativamente poco utilizzata.

L’80% circa delle donne si accorge da sé di avere un nodulo. In questi casi, spesso il tumore ha già superato lo stadio iniziale, perciò il 50-60% di queste donne ha già un’invasione dei linfonodi ascellari e pertanto la possibilità di guarigione é inferiore.

Fino a quando non sarà individuata una cura efficace o un mezzo per prevenire i tumori del seno, la mammografia resterà il sistema più valido per ridurre la mortalità da tumore del seno.

Nonostante l’accuratezza della mammografia sia alta (90%), l’autoesame del seno e l’esame clinico eseguito da personale medico qualificato sono ugualmente importanti. Purtroppo molte donne sono ancora riluttanti a sottoporsi alla mammografia e trovano perciò una serie di scuse per evitare di eseguire questo esame:

1.   Nella mia famiglia non vi sono mai stati casi di tumori del seno, perciò non é il caso di preoccuparmi. 
In realtà, tutte le donne sono a rischio per i tumori del seno e il 70% delle donne colpite da tumore al seno non ha assolutamente alcun fattore di rischio. Non sottoporsi alla mammografia significa solo far aumentare il proprio rischio di morire per un tumore del seno, poiché in questo modo diminuiscono le probabilità di individuarlo in tempo.

2.   La mammografia é dolorosa . Inoltre, nel caso in cui non abbia un tumore al seno, temo che la compressione necessaria per la mammografia possa causarne uno. 
La compressione della mammella é necessaria: non solo il tessuto mammario viene disteso in modo da poter esaminare bene le strutture interne. ma ciò permette di utilizzare una dose molto bassa di radiazioni. La compressione non danneggia il tessuto mammario e per la maggior parte delle donne la mammografia non risulta dolorosa. Un certo disagio può essere provato dalle donne che hanno il seno dolorante alla palpazione ma. va sottolineato che la compressione del seno dura solo pochi secondi e non provoca nessun danno.

3.   Ho paura delle radiazioni. Anche se la compressione del seno non provoca un tumore, questo potrebbe essere provocato dalle radiazioni.
Grazie ai progressi tecnologici, la dose di radiazioni necessaria per la mammografia é stata ormai drasticamente ridotta. L’esposizione alle radiazioni durante la mammografia é bassissima. la possibilità di qualsiasi rischio é annullata: questa quantità di radiazioni non é tale da far aumentare l’incidenza di tumori.

4.   Ho delle protesi. Mi é stato detto che nel mio caso la mammografia é inutile.
Solo alcune donne hanno capsule fibrose sviluppate o poco tessuto mammario. Per loro. la mammografia ha un valore più limitato. Grazie ad una appropriata metodologia descritta da G.W. Eklund. la maggior parte delle donne portatrici di protesi possono benissimo sottoporsi alla mammografia. Per le donne portatrici di protesi occorrono comunque alcune proiezioni in più ma questa non é una ragione per rinunciare al controllo mammografico. Le donne portatrici di protesi devono solo accertarsi che l’équipe cui si rivolgono conosca la metodologia idonea, altrimenti l’esame può essere poco attendibile.

5.   Non ho tempo. 1 miei impegni di lavoro o familiari sono più importanti.
II tempo investito per eseguire una mammografia può essere determinante per il proprio futuro: la differenza può essere fra una lunga vita in buona salute e una riduzione della vita stessa. Se la carriera é importante per te, a maggiore ragione é importante essere in buona salute per continuare lavorare. Se la famiglia é importante, occorre fare il possibile per mantenersi in buona salute in modo da poterne prendere cura.

6.   Ho una mastopatia flbrocistica, perciò non posso fare l’autoesame del seno perché ho troppi noduli. Inoltre, mi é stato detto che il mio tessuto mammario é troppo denso per la mammografia.
“Mastopatia fibro-cistica” é un termine che ha significati diversi. Qualsiasi donna che abbia il seno dolorante alla palpazione o con noduli può sentirsi dire di avere questa “malattia”. E’ molto frequente che il seno sia dolorante al tatto. Ciò é normalmente dovuto a cambiamenti ormonali. più che a cause più serie. Anche la presenza di noduli può rientrare nella normalità. La presenza di noduli nel seno non significa necessariamente che il tessuto mammario sia anormale o che vi sia un aumentato rischio per i tumori del seno. Tuttavia, qualsiasi nuovo nodulo. come qualsiasi area sospetta deve essere controllata dal medico. Sebbene la presenza di noduli possa rendere l’autoesame del seno più difficoltoso, con la pratica qualunque donna può imparare a conoscere come é fatto il proprio seno, in modo da accorgersi se compare qualcosa di nuovo. Infine , grazie ai recenti progressi tecnologici, la mammografia può essere eseguita adeguatamente e con buoni risultati anche se il tessuto mammario é denso.

7.   Ogni anno mi sottopongo a radiografie del torace: sicuramente, se vi fosse qualcosa di anormale nel seno, risulterebbe da queste radiografie.
Ciò é impossibile, la mammografia é un esame dedicato, che richiede una strumentazione speciale, pellicole speciali e una particolare preparazione ed esperienza da parte del tecnico e del radiologo, poiché in questo caso occorre riconoscere un tumore in uno stadio molto precoce. Sia la strumentazione sia le pellicole utilizzate per la mammografia sono completamente diverse da quelle delle radiografie toraciche.

8.   Alla mia età non é necessario controllare il seno, sono troppo anziana per andare incontro ad un tumore del seno. Del resto, di qualcosa devo pur morire.
In realtà , il rischio di andare incontro a un tumore del seno aumenta con l’età. Purtroppo, l’incidenza dei tumori del seno é in aumento anche nelle donne in giovani età. Per questa ragione é consigliabile iniziare i controlli a 40 anni. Le possibilità di curare i tumori del seno, se diagnosticati precocemente, sono elevate a qualsiasi età. E’ vero che prima o poi si deve morire, ma perché morire di qualcosa che si può curare?

9. Ho già fatto troppe biopsie. Finora tutti i noduli sono risultati benigni, perciò sono sicura che non mi accadrà più nulla.
Al giorno d’oggi, grazie ai miglioramenti qualitativi delle tecniche, la mammografia fornisce diagnosi più precise e per molti noduli può non essere necessaria la biopsia. Tuttavia, nonostante i sorprendenti progressi tecnologici a volte alcuni noduli mostrano caratteristiche simili a quelle dei tumori maligni ed in questi casi occorre eseguire la biopsia.

10. Ho già fatto una mammografia ed é andato tutto bene: perché dovrei farne un’altra?Eseguire le mammografie con regolarità vuol dire essere certi che tutto é rimasto nella normalità e che non si é sviluppato niente di anormale. Questo é uno dei modi per scoprire i tumori troppo piccoli per essere scoperti con la palpazione.

11. II mio seno é cosi piccolo che se ci fosse qualcosa me ne accorgerei.
La grandezza del seno non influisce sul rischio di sviluppare un tumore. Naturalmente, scoprire un nodulo può essere più facile se il seno é piccolo, ma la mammografia può scoprire un tumore ancora prima che sia palpabile, cioè quando é importante scoprirlo e ciò qualunque sia la dimensione del seno. Quando un tumore é abbastanza grande da poter essere scoperto al tatto, può essersi ormai già diffuso altrove.

ALCUNE RACCOMANDAZIONI PER LA MAMMOGRAFIA
 

L’American Cancer Society e numerose altre associazioni mediche hanno ormai stabilito che le donne tra i 35 e i 40 anni dovrebbero eseguire una prima mammografia di riferimento, quindi tra i 40 e i 50 anni la mammografia andrebbe eseguita ogni uno-due anni dopo i 50 anni una volta l’anno. Le donne che hanno una casistica familiare di tumori al seno dovrebbero sottoporsi all’esame più spesso, possibilmente una volta l’anno dopo i 30 anni. Altri fattori di rischio comprendono altri tipi di tumori, come quelli del colon e dell’utero.
Le donne che non hanno avuto gravidanze, o che hanno il primo figlio dopo i 30 anni presentano un rischio maggiore di essere colpite da un tumore del seno. Qualunque donna che si accorga di avere dei sintomi come quelli descritti deve rivolgersi immediatamente al proprio medico. Sebbene nella maggior parte dei casi i sintomi non siano causati da qualcosa di grave, ritardare la diagnosi di un tumore non solo non cambia nulla nella diagnosi stessa, ma può solo peggiorane le conseguenze. La mammografia é quasi sempre necessaria per donne che hanno superato i 25 anni che presentino noduli del seno o altri sintomi gravi. I segnali d’allarme comprendono: presenza di noduli o ingrossamenti nel seno, cambiamenti di forma o disagio persistente, secrezioni dal capezzolo non connesse a gravidanza o allattamento.

La risposta alla domanda “ho davvero bisogno di una mammografia? “é decisamente SI”.
La mammografia é un esame importante per la donna e per la sua famiglia. I tumori del seno non guariscono da soli possono solo peggiorare. I tumori del seno che vengono scoperti in tempo possono essere curati con l’eliminazione chirurgica del nodulo o della massa e in molti casi il seno può essere salvato. Ma soprattutto, può essere salvata la vita della donna stessa. Se si tiene a se stesse e alla propria famiglia non é conveniente rinunciare alla mammografia.

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